Mila Orlić, “Identità di confine. Storia dell’Istria e degli istriani dal 1943 a oggi” („Pogranični identiteti. Povijest Istre i Istrana od 1943. do danas“)

Knjiga nudi nov pogled na povijest Istre u razdoblju između sloma fašističkog režima i poraća, proizašao iz uvida u neobjavljene jugoslavenske izvore iz hrvatskih i srpskih arhiva. Analizirajući kompliciranu dinamiku uspostavljanja narodne vlasti na istarskom poluotoku te njezinu interakciju s višejezičnim lokalnim stanovništvom, autorica ističe složenost pograničnog područja, obilježenog višestrukim, promjenjivim i često neodredivim oblicima identifikacije. Pogled odozdo omogućuje uvid u postojanje različitih društvenih i kulturnih odnosa nesvodivih na nacionalne kategorije i nacionalističke reprezentacije, u kontekstu definiranja novih granica između Italije i Jugoslavije nakon Drugog svjetskog rata. Knjiga se osvrće i na kritičko promišljanje ove teme u talijanskom javnom prostoru i historiografiji, kroz analizu problematične integracije istarskih izbjeglica u poslijeratnoj Italiji te isprepletenosti njihovih narativa kao „izgnanika“ s recentnom politikom sjećanja.


Questo libro propone una nuova prospettiva sulla storia dell’Istria tra il crollo del regime fascista e il dopoguerra con l’uso di inedite fonti jugoslave dagli archivi croati e serbi. Attraverso l’analisi delle dinamiche di instaurazione del potere popolare e delle loro interazioni con una società locale plurilinguistica, l’autrice mette in luce la complessità di una regione di confine, caratterizzata da molteplici, mutevoli e spesso indefinibili forme d’identificazione. Lo sguardo dal basso permette di ricostruire una varietà di relazioni sociali e culturali irriducibili alle categorie nazionali e alle rappresentazioni nazionaliste, nel contesto di definizione dei nuovi confini tra Italia e Jugoslavia nel secondo dopoguerra. Il libro offre, infine, una riflessione critica sull’impatto pubblico di questi temi, analizzando la problematica integrazione dei profughi istriani nel­l’Italia del dopoguerra e indagando l’intreccio delle loro narrazioni da “esuli” con le più recenti politiche della memoria.


INDICE

  • Introduzione
  • 1. Tra la guerra e la rivoluzione
    • 1. «La coscienza nazionale solo ora inizia a risvegliarsi»
    • 2. Classe e nazione: l’identità degli opposti
    • 3. La necessità di «una nuova rieducazione»
    • 4. L’autunno del 1943
    • 5. «Alle masse non interessa chi prenderà il potere, solo che finisca la guerra»
  • 2. La difficile transizione nel lungo dopoguerra istriano
    • 1. La rivoluzione jugoslava
    • 2. L’instaurazione del potere popolare in Istria
    • 3. «Noi non possiamo portare all’improvviso il latte e il miele»
    • 4. Terra, libertà e giustizia per i contadini
    • 5. «Nelle campagne si è creato il fronte: Tito e Cristo»
  • 3. Diplomazia e opzioni
    • 1. Il censimento del 1945: i non appartenenti
    • 2. La lotta diplomatica per l’Istria: l’arrivo della Commissione interalleata
    • 3. La Conferenza di pace e le opzioni
    • 4. Chi sono gli italofoni in Istria?
    • 5. Chi resta e chi arriva
  • 4. In una patria ostile
    • 1. La propaganda all’italianità
    • 2. «Siamo venuti in un posto dove erano più comunisti che di là»
    • 3. «Stranieri in patria», «rimasti» in Istria
    • 4. Memorie conformate
    • 5. Memorie pubbliche e rappresentazione del nemico nell’Alto Adriatico
  • Indice dei nomi

AUTORI

Mila Orlić vive a Trieste e insegna al Dipartimento di storia dell’Università di Rijeka/Fiume (Croazia). Si è occupata delle forme e delle ideologie del potere comunista in Jugoslavia e del rapporto tra storia e memoria, degli spostamenti di popolazione dall’Istria nel secondo dopoguerra e, più in generale, di storia sociale nelle borderlands. Ha scritto, con Boris Pahor, Tre volte no. Memorie di un uomo libero (Rizzoli 2009).


https://www.viella.it/libro/9791254691991



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